PROBLEMI DI SESSO? VIVA LA SENSUALITA’

 

La sfera sessuale è una componente fondamentale del nostro benessere ed equilibrio psico-fisico. E quando non viene espressa con naturalezza e tranquillità possono sorgere problemi sia fisici che psicologici. Purtroppo la medicina non se ne occupa ma spesso nemmeno la psicologia o la psicoanalisi. Tutti parlano di sesso, c’è sesso nella maggior parte delle pubblicità, nel linguaggio commerciale e nelle sue immagini. A guardare tv, cinema e riviste sembra che la nostra società sia godereccia, libertina, assolutamente capace di accedere al piacere e al godimento. Ma non è vero.
Viviamo un’epoca che ha dimenticato la sapienza del corpo e nelle situazioni intime spesso ci muoviamo ingenuamente. Nell’evoluzione antropologica dell’essere umano, nelle diverse culture e latitudini, ritroviamo la funzione sacra e mistica della sessualità, come via di accesso al trascendente e come via di sviluppo personale. Ma nell’era moderna occidentale questa sapienza è andata perduta, la sessualità si è impoverita nel sesso e nel sexting, in schematici sprimacciar di carni o in azioni convulse ed acrobatiche. Il desiderio è morto.
Il sesso è energia potente, all’origine della vita: “voglio amore ma non sesso” è una trappola pericolosa, che allontana dalla nostra autentica natura. Dicono le ricerche che dopo circa 7 anni di convivenza le coppie cadano in sex-out, vivano cioè la morte dell’erotismo. Eppure siamo sottoposti ad un’overdose di immagini e contenuti sessualizzati, tale da far pensare che nulla oggi sia più un problema o un tabù.

 

sessualità almadea

 

Chi ci insegna oggi la liturgia dell’incontro? Chi si incarica di istruirci al piacere ed al desiderio? Non certo la medicina, che spesso molto sa degli organi ma non dei meccanismi finissimi con cui essi declinano le loro funzioni. Anche la ginecologia sovente si limita a consigliare lozioni o farmaci. Men che meno ci soccorrono le agenzie educative: scuola, religione. Rimane purtroppo spesso Internet, che sforna migliaia di immagini e pagine dedicate ad un sesso esplicito e meccanico, artificiale in pose ed atteggiamenti, sguaiato, adatto ad un piacere veloce, tipico della modalità maschile ma che lascia l’amaro in bocca anche agli uomini. Certo ci si può chiedere, in questo apparente profluvio di informazioni, che ci sarà mai ancora da imparare. Tanto. Tantissimo. Soprattutto se la propria vita sessuale è confinata a qualche istante di frizione genitale. Soprattutto se ci rendiamo conto che siamo sempre più rigidi e freddi, apatici, soli e tristi. Ma anche spaventati e delusi: perchè ci sentiamo sperduti, temiamo di essere gli unici ad avere problemi mentre tutto il mondo intorno gode e vive, non sappiamo con chi parlarne, a chi chiedere aiuto. La frigidità femminile e l’eiaculazione precoce sono molto diffusi ma le coppie non fanno nulla per cercare soluzioni, si rassegnano o negano la frustrazione. Molte persone suppongono che il problema del sesso e dell’amore sia il problema di un oggetto (esterno) e non il problema di una facoltà (interna). La gente ritiene che amare sia semplice, ma che trovare il vero soggetto da amare, o dal quale essere amati, sia difficile… per fortuna, non è questo il punto… si tratta di ricercare e sperimentare all’interno di sé attraverso l’incontro con una altro essere umano.

 

L’unione sessuale ha un significato profondo, persino mistico, laddove maschile e femminile sappiano giocare reciprocamente i loro ruoli donandosi nell’unione. Non è necessario cambiare spesso partner o ricercare spasmodicamente la trasgressione se coltiviamo il desiderio e raffiniamo la sensualità. TUTTI NOI siamo naturalmente dotati di illimitate capacità di amare, di inesauribili e preziose capacità amatorie, per amare ed essere amati profondamente, per coinvolgersi in un incontro sessuale in maniera appagante e molto coinvolgente, per essere un amante generoso e sensuale. Che nulla hanno a che vedere con il giro vita, con la quantità di cellulite o la dimensione del membro. Hanno a che fare con la sostanza di cui siamo fatti.

Qual è la via? Qual è il primo insegnamento dell’arte amatoria? Oh… è molto facile e molto difficile allo stesso tempo… Sviluppare compassione ed amore per noi stessi. Prima di tutto per noi e il nostro corpo… già, il corpo…Onorare il nostro corpo e quello del partner, accettarlo ed accettarci, rifiutando l’amplesso meccanico e prestazionale, utilizzando l’energia del desiderio e l’ascolto profondo. Completamente rilassati ed abbandonati. Per coinvolgersi in un incontro appagante, per essere amanti generosi e sensuali è indispensabile aumentare la consapevolezza del proprio corpo, la confidenza con la corporeità. La calma è la virtù del sesso.

 

Un percorso psicoterapeutico può essere un grande aiuto: per vincere paure, magari traumi, abitudini scorrette e stereotipi. Da soli o in coppia. Per accompagnarci al contatto autentico con noi stessi e con altro ed assecondare l’energia sessuale. L’espansione della coscienza ci rende più liberi e spontanei, più capaci di metterci in gioco, di esplorare le nostre possibilità.

 

Vivere la propria sessualità liberamente, non vuol dire darsi il permesso di nuocere sé stessi o alle persone con cui si intessono relazioni. Non significa inseguire l’orgasmo a tutti i costi o fare sesso quando e come se ne ha voglia. Anzi, questi atteggiamenti di solito garantiscono un forte disequilibrio nella sfera sessuale: insoddisfazione, frustrazione persino disgusto. Ne discende che una forma di sessualità che preveda una perfomance o che rincorra il proprio ed esclusivo piacere è una forma molto bassa di sessualità, non è ciò di cui stiamo parlando. Quella è una forma dove l’ego si erge per mascherare la vergogna della vulnerabilità e la paura del rifiuto e dell’umiliazione che è insita nell’esperienza dell’incontro sessuale, dove stai nudo di fronte all’altro. Nudo in tutti i sensi. Tutte le problematiche sessuali sono legate alla maschera egoica che ci difende dalla vulnerabilità e dalla paura, difese narcisistiche che falliscono.

 

9612a4a7594bb65d80e1c52da0622482La libera sessualità implica invece ascoltare e seguire il fluire naturale della propria energia passionale che è inevitabilmente creatrice piuttosto che distruttrice. Ascoltare il proprio piacere, darsi piacere e sentirsi attratti dal piacere che è possibile dare ad altri esseri viventi. In un incontro armonioso: che è sacro.
Se l’erotismo rimane oggetto di curiosità, attenzione, di dedizione all’interno della quotidianità, non una pratica relegata ai ritagli di tempo, rivitalizza la persona e fa crescere la coppia.

La liturgia della sensualità prevede attenzione e dedizione:
• a preparare il corpo e l’ambiente
• a vivere le emozioni attraverso il corpo e non attraverso la “testa”
• alla lentezza
Possiamo imparare. Possiamo finalmente autorizzarci al piacere.

 

 

 

 

Barbara Alessio
Psicologa, Psicoterapeuta, Psicodiagnosta, Master di II° livello in Bioetica è Responsabile del Servizio di Psicologia e Psicodiagnosi della Casa di Cura per malattie neuropsichiatriche “Villa di Salute” di Trofarello (TO). Riceve in studio privato a Torino.
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