MINDFUL EATING

Il programma per i disordini alimentari

La Mindful Eating è un programma di intervento multidisciplinare per affrontare e risolvere le problematiche relative ai disordini alimentari, messo a punto soprattutto per chi combatte da sempre col proprio peso corporeo, incastrato nel circolo vizioso “tipo yo-yo” che caratterizza alternativamente l’acquisto e la perdita di peso. Perché nonostante la perdita di peso possa essere più o meno facilmente raggiunta attraverso la restrizione alimentare e/o con l’incremento dell’attività fisica, la stragrande maggioranza delle persone col passare del tempo recupera i chili persi. Il percorso integra l’apprendimento della Mindfulness alla psicoterapia del profondo e ad una dieta personalizzata prescritta da una biologa nutrizionista, che si affianca per tutto il trattamento. La dieta viene costruita non solo tenendo conto delle caratteristiche biologiche e funzionali del soma ma, soprattutto, integrando gli elementi che scaturiscono dal lavoro introspettivo. Questo consente programmi altamente individualizzati che tengono conto delle difese psichiche dell’individuo, e che trattano il sintomo secondo la sua valenza difensiva, dunque non “combattendolo per eliminarlo” ma comprendendolo ed aiutando la persona a strutturare difese più adattive, liberandosi dagli schemi ripetitivi fino a quel momento attuati.

Quando qualcuno ci chiede aiuto rispetto al peso, alla forma fisica, in realtà porta con sé moltissimi interrogativi che non si limitano a calorie e bilancia. Porta con sé abitudini profondamente radicate nella sua psicologia, significati stratificati che riguardano il nutrirsi, il peso del transgenerazionale dei cibi, sulla quantità, sulla distribuzione nella giornata. Porta il peso della propria storia personale. Essere dipendenti dal cibo non è un comportamento che riguarda esclusivamente il fisico.

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Per ciascuno di noi le valenze dell’alimentazione sono radicate, oltre che su complessi valori culturali, sulle consuetudini della propria famiglia e sulla carica emotiva che ne deriva. A partire dalla relazione madre-bambino. La psicoterapia alleggerisce dalle zavorre inconsce, dai significati distorti attribuiti al cibo; la dieta insegna ad alimentarsi nei modi, ritmi e contenuti più corretti dal punto di vista nutrizionale, psicologico e spirituale; la Mindfulness aiuta a riconnettersi col corpo e a calmare la mente, a tenere il timone del proprio potere personale senza farsi “frullare” dall’ansia, strettamente legata all’alimentazione compulsiva.

Gli obiettivi non sono tanto il dimagrimento quanto la comprensione profonda dei bisogni fisici ed emotivi, analizzando il rapporto col proprio corpo, con il proprio genere, con le altre persone ed i ruoli che si rivestono ed imparando ad occuparsi di sé.