BURN-OUT

Il “BURN-OUT” è una malattia professionale che colpisce i professionisti che sono coinvolti nelle relazioni di aiuto.

È definita come “Condizione in cui, dopo mesi o anni di impegno generoso, gli operatori si bruciano manifestando un atteggiamento di nervosismo, irrequietezza, apatia, indifferenza e cinismo” (C. Maslach). Il concetto di burn-out (alla lettera essere bruciati, esauriti, scoppiati) è stato introdotto per indicare una serie di fenomeni di affaticamento, logoramento e improduttività lavorativa registrati nei lavoratori inseriti in attività professionali a carattere sociale, nelle cosiddette “helping professions”. Si tratta insomma di una risposta individuale ad una situazione lavorativa percepita come stressante e nella quale l’individuo non dispone di risorse e di strategie comportamentali o cognitive adeguate a fronteggiarla.

Il soggetto colpito da burn-out non ne è di solito consapevole (a differenza appunto degli stati o condizioni di stress). Tale situazione di disagio molto spesso induce il soggetto ad abuso di alcool o di farmaci.
Gli effetti negativi del burn-out non coinvolgono solo il singolo lavoratore ma anche l’utenza, a cui viene offerto un servizio inadeguato ed un trattamento meno umano.


Dagli studi presenti in letteratura si tratta di una patologia multifattoriale a determinare la quale concorrono variabili individuali, fattori socio-ambientali e lavorativi.

La letteratura rimarca come questo fenomeno sia legato a:

– rapporto con i colleghi: il clima di lavoro è una delle principali fonti di burn-out;

– nutrire aspettative elevate e non realistiche rispetto se stessi e l’attività;

– provare un senso d’impotenza nel riuscire a porre rimedio ai problemi nell’ ambiente di lavoro;

– mancanza di sostegno o incoraggiamento dai superiori;

– preoccupazione per il lavoro al quale vengono dedicate moltissime ore a discapito delle attività extra-lavorative.

burn-out

E’ l’intera persona ad essere messa in gioco nel burn-out, con risvolti su tutti i sistemi psicofisici:

 

SINTOMI FISICI:
cefalea, ipertensione arteriosa, disturbi digestivi, palpitazioni, dispnea, ipereccittabilità muscolare, dismenorrea, disturbi sessuali, disturbi riproduttivi, affaticamento, compromissione delle funzioni intestinali;
SINTOMI PSICOLOGICI:
ansia, vissuti depressivi, disturbi della libido, difficoltà di concentrazione, insonnia, aumentato senso di vigilanza, preoccupazione, sentimenti di frustrazione e impotenza, rabbia, aggressività, percezione di ostilità negli altri, sentimenti di inefficacia e disistima, diminuzione della capacità decisionale;
SINTOMI COMPORTAMENTALI:
abuso di alcool, cibo e sostanze psicoattive (anche farmaci), iper o ipoattività fisica, passività, isolamento, autolesionismo, impoverimento della vita di relazione, aumento della conflittualità.

Lo stress può fungere da pungolo positivo alla ricerca di migliori strategie di lavoro… e di migliori condizioni di vita. La resilienza è una caratteristica mentale ed emotiva che caratterizza quelle persone in grado di fronteggiare in modo funzionale difficoltà e stress. Il costrutto è preso in prestito dalla fisica ed è la capacità di una materia di tornare alla propria “forma” originaria dopo essere stata sottoposta ad urti e colpi, ad una forza in grado di comprimerla e modificarla. È una dotazione interiore che possiamo allenare e fortificare: se ci viene insegnato.

E’ bene sapere che si possono attuare moltissime misure di gestione dello stress e di prevenzione del burn-out. È possibile imparare e mettere in atto strategie di protezione del proprio benessere. A patto che si sia disposti a consapevolizzare la questione, a mettersi in ascolto di sé e a rendersi disponibili a fare qualcosa per sé. Le soluzioni esistono. Serve il coraggio di affrontare il problema e la capacità di entrare in contatto con le proprie autentiche ed intime emozioni.

Il lavoro di prevenzione del BURN-OUT si concentra sulla cura del professionista, sull’aumento della sua capacità di proteggersi e prendersi cura di sé, e sulla gestione degli stili di relazione negli ambienti di lavoro. Almadea da anni tiene corsi di prevenzione e gestione del Burn-out a molte figure professionali impegnate nella relazione di aiuto: infermieri professionali, insegnanti, medici veterinari, farmacisti.

“Se non dedichi tempo alla tua salute dovrai dedicare del tempo alle tue malattie”