PSICOTERAPIA
La Psicologia del profondo
La PSICOTERAPIA ad orientamento psicodinamico è uno degli strumenti che possiamo utilizzare per imparare a prenderci cura di noi. Non solo per consolarci o essere consolati: non è uno sfogatoio né un contesto dove chiedere consigli. È un cammino che si fa in due, insieme alla psicoterapeuta, per offrire ascolto specialistico alla sofferenza psichica, per comprendere chi siamo al di là dell’educazione e dei fatti della vita che ci hanno segnato, per onorare chi siamo, per rispettare la nostra autentica vocazione interiore e diventare la persona unica ed irripetibile che siamo destinati a diventare. Per diventare liberi di essere occorre però impegnarsi a riflettere e poi a trasformare i meccanismi automatici, legati alle emozioni, alle idee e credenze, agli atteggiamenti inappropriati, ai conflitti e ai sintomi psichici/fisici che ci hanno “bloccato” e che da soli non riusciamo a modificare e risolvere. Alle falsità che ci hanno raccontato, alle menzogne che ci raccontiamo. Guardando non solo alle convinzioni ed alle affermazioni che siamo soliti fare su noi stessi e sulle persone introno a noi ma tenendo conto dei dinamismi inconsci, dei contenuti lontani dalla coscienza. La direzione della psicoterapia psicodinamica è evolutiva ed inclusiva, mira cioè ad integrare il più possibile le varie istanze della personalità, i diversi lati e bisogni, per rendere “pensabile” tutto quello che si muove nell’interiorità, anche quello rigettato e più temuto, anche quello che non vorremmo avere né provare.
In genere si arriva alla psicoterapia (termine che etimologicamente significa “cura dell’anima”) perchè si sperimenta una “crisi”: la vita si inceppa, ci capita qualcosa che non riusciamo a superare, non sappiamo più cosa sentiamo né cosa vogliamo, abbiamo paura e siamo disperati. L’uovo si è rotto: lo schema esistenziale che fino a quel momento ci ha supportato va in pezzi, e noi nasciamo “pulcini” alla vita, sperduti, disorientati e spaventati. Si chiude un ciclo e se ne apre un altro: la psicoterapia è un po’ una sorta di “scuola di vita”, che aiuta a studiare nuove regole e codici di lettura di noi stessi e degli altri, nuovi atteggiamenti, nuovi desideri e bisogni. Conquistando la capacità di attraversare il dolore senza sentirsene troppo minacciati, a perseverare nella ricerca di nuove vie di autorealizzazione, ad onorare la propria bellezza attraverso il piacere di essere, fare e godere, a costruire il senso della propria esistenza, ad alleggerirsi di colpe, vergogne, pregiudizi, ansie e paure.
Scoprendo che dentro di sé si ha tutto, si possiedono le risorse ed i talenti necessari a sbocciare, ad amare e lavorare. Aumentando la propria intelligenza; il proprio coraggio; la propria gratitudine e la capacità di amare. Ampliando i punti di vista, la capacità prospettica di guardare a noi e agli altri. Se sapremo abbandonare la comoda postazione della zona di comfort dell’abitudine, che ci protegge ma ci ingabbia in routine frustranti e relazioni dolorose. Diventando responsabili di noi stessi ed imparando ad esercitare senza timori il nostro potere personale.
In Italia la psicoterapia è una specializzazione post-universitaria sanitaria riservata a Medici e Psicologi iscritti ai rispettivi Ordini Professionali. E’ indicata per il trattamento di disturbi psicopatologici di natura ed entità diversa, che vanno dal disagio e disadattamento fino alla franca psicopatologia.
Da molti anni se ne studiano gli effetti anche attraverso tecniche di neuroimaging (visualizzazioni del cervello in vivo tramite la Tomografia ad emissione di positroni e la Risonanza magnetica funzionale), che ne hanno dimostrato l’efficacia in termini di riorganizzazione neurocerebrale e di cambiamenti nell’attività funzionale di aree corticali e sottocorticali dei pazienti, tramite meccanismi di segnatura epigenetica, correlati a percezioni soggettive di miglioramento globale del tono dell’umore, diminuzione dell’ansia e della conflittualità, aumento del controllo sulla propria esistenza, miglioramento dell’autostima e dell’autoefficacia, risoluzione di impasse professionali e relazionali. Ciò che differenzia le diverse tecniche ed orientamenti risiede in realtà nelle capacità relazionali del terapeuta: i risultati sono tanto migliori quanto maggiore e profonda è l’alleanza, la compliance, la fiducia che si instaura tra psicoterapeuta e paziente. Ricordando che il terapeuta non serve solo ad offrire accettazione incondizionata (di cui tutti, in varia misura, abbiamo bisogno) ma ha il compito di allargare i punti di vista, aumentare la consapevolezza sul proprio funzionamento, smontando opinioni e convinzioni, senza dare certezze preconfezionate, anzi, stimolando la ricerca di risposte personali e creative da parte del paziente.